A far aprire banche dati importanti (come quelle sulle bonifiche, sull’amianto e sui siti potenzialmente contaminati e contaminati in Lombardia) su cui bisognerebbe proseguire a monitorare, attraverso una consistente campagna di richieste di accesso (grazie alla piattaforma Chiedi aperta all’uso libero di cittadini e giornalisti).
A fare formazione civica in collaborazione con le Università come il Master in Analisi Prevenzione e Contrasto alla criminalità organizzata e la cattedra di Comunicazione Pubblica dell’Università di Salerno, e con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti sulla formazione civica e per i giornalisti dedicata ai temi della tutela dell’ambiente e della salute.
Anche per questo nonostante tutto, andiamo avanti, con tanti progetti nuovi, come quello che ci vede collaborare con Illuminiamo la salute, Gruppo Abele, Coripe e che ci vede entrare, come associazione, nella grande famiglia di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, sulla scia di quelle tre parole “ambiente, salute e legalità“, certi che ognuno di noi può fare qualcosa per cambiare ma che, ricordando le parole di Giovanni Falcone, bisogna rimboccarsi le maniche. Così come entrare nella rete nazionale di Cild, la Coalizione Italiana per la libertà e i diritti civili.
Così come di partecipare attivamente alle nostre inchieste e alla mappatura civica per l’Italia che vuole il cambiamento.
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