L’area del Litorale Domizio Flegreo e l’Agro Aversano, tra le province di Napoli e Caserta è un Sito di Interesse Nazionale, che comprende 77 comuni e una popolazione di oltre un milione e 300 mila persone, inserita proprio dall’Istituto Superiore di Sanità tra i 44 a più alto rischio tumore d’Italia, per un area pari a 157025 ettari di territorio e 22412 ettari di mare e fascia costiera.
Il Decreto di perimetrazione del SIN elenca la presenza di discariche, con esposizione ambientale indicata nel rapporto SENTIERI, lo Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio di Inquinamento, curato appunto dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Associazione Italiana Registri Tumore.
Nel suolo sono stati riscontrati diversi contaminanti quali diossine, metalli e idrocarburi e nelle acque di falda dai PCB a composti clorurati, Cromo VI, agli idrocarburi. Dal Rapporto Sentieri emerge che nel SIN sono stati osservati eccessi di mortalità per entrambi i generi per tutti i principali gruppi di cause tumorali individuate dal gruppo di lavoro.
Il rapporto evidenzia inoltre come l’area a rischio ambientale di Napoli, costituita da 90 Comuni della Provincia di Napoli, evidenziata in un precente rapporto sulle aree a rischio ambientale, non sia sovrapponibile a quella definita dal SIN, anche se i 77 Comuni del SIN sono inclusi nei 196 Comuni delle Province di Napoli e Caserta oggetto di studi geografici sull’impatto sanitario dei rifiuti.
Sempre nei 196 Comuni sono presenti però, ricorda il rapporto Sentieri, ben 15 cluster, cioè aree di concentrazione della mortalità per tumore, tra le Province di Napoli e Caserta.
Lo studio riporta l’aumento di malformazioni congenite e di tumori al fegato, alla laringe e problemi all’apparato cardiocircolatorio nella popolazione sia maschile che femminile del SIN campano e nelle sue considerazioni conclusive raccomanda la necessità di prevedere una campagna di biomonitoraggio della catena alimentare e di avviare percorsi di comunicazione con l’associazionismo presente sul territorio.
Fonte Rapporto Sentieri su Epidemiologia e Prevenzione pag. 86/87
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