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Foto di Rosy Battaglia – maggio 2023, Golfo di Taranto La lavorazione del nostro prossimo documentario-inchiesta “Taranto chiama” è in corso. Parleremo del futuro possibile e sostenibile di questa bellissima città. Ma intanto seguiamo, grazie ai cittadini, agli attivisti, allaLeggi

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Scudo penale per l’Ilva? No, grazie. Questa è la risposta che chi ha a cuore le sorti di Taranto, dei suoi cittadini e dell’ambiente circostante, risponderebbe a gran voce.  L’inserimento dello ‘scudo penale’ nel ddl n. 445 (d-l 2/2023 “ImpiantiLeggi

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“Bisogna illuminare Taranto, raccontare la bellezza di questa città e il suo futuro, senza dimenticare ciò l’ingiustizia ambientale di cui soffre causata dall’ex Ilva”. E’ questo l’obiettivo di “Taranto chiama” il terzo novembre documentario-inchiesta della giornalista investigativa e regista milaneseLeggi

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Ringraziamo di cuore il prof. Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink per aver risposto alla nostra domanda a dieci anni dal fermo degli impianti dell’acciaieria Ilva di Taranto, il più grande siderugico d’Europa, posto nel centro storico dell’antica capitale della MagnaLeggi

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C’è chi non ha paura della transizione ecologica ma combatte, ancora, i danni dell’industria fossile, per tutelare l’ambiente e preservare la salute delle nuove generazioni. Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulle sostanze tossiche e diritti umani, Marcos Orellana, lo haLeggi

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“La città di Taranto mostra diseguaglianze rilevanti in termini di mortalità tra i quartieri settentrionali, più prossimi alla zona industriale (Paolo VI, Tamburi e Città Vecchia-Borgo), con un eccesso di mortalità evidenziato nell’arco di 10 anni descritto da SMR sempreLeggi

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Neanche una settimana fa vi raccontavamo della sentenza del Consiglio di Stato che annullava l’ordinanza del sindaco di Taranto Melucci e la decisione del Tar di Lecce che, il 13 febbraio 2021, aveva ordinato che entro sessanta giorni venisse chiusaLeggi

“Eppure non credo che un solo componente del Consiglio di Stato esporrebbe un nipotino a un rischio sanitario inaccettabile, ma ciò che non vale per la propria vita può essere fatto valere per la vita degli altri”. Commenta così, AlessandroLeggi